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Chi accumula libri accumula desideri; e chi ha molti desideri è molto giovane, anche a ottant’anni.

20 settembre 2015

RECENSIONE: Le tue mani mi parlano d'amore, Angela Castiello.

Titolo: Le tue mani mi parlano d'amore
Autrice: Angela Castiello
Lunghezza: 136 pagine
Editore: Butterfly Edizioni
Uscita: 11 giugno 2015
Trama: William è un ragazzo attraente, circondato da amici e persone che lo amano, sempre attento alla felicità di chi vive al suo fianco. Lavora nell'agenzia pubblicitaria di un amico ma sa già che non è quello il suo posto nel mondo. Come nel lavoro, anche nella vita sentimentale non riesce a trovare un punto fermo e vaga di donna in donna, di letto in letto, senza destinazione. La verità di ogni sua incertezza riposa in un atroce dolore che ha segnato la sua infanzia: l'abbandono da parte del padre quando sua madre stava lottando per la vita. Soltanto l'incontro con Tina, dolce ragazza sorda, che gli fa scoprire l'affascinante lingua dei segni, riuscirà a sciogliere il ghiaccio che ha nel cuore e a consegnargli la chiave del perdono. Angela Castiello racconta una storia di amore e dolore, coraggio e viltà, con pennellate delicate e tenui. Perché talvolta l'amore non ha voce, ma un dolce silenzio descritto dall'armonia delle mani e dalla profondità degli sguardi.



RECENSIONE
Voglio partire dal titolo: Le tue mani mi parlano d'amore. Non ci poteva essere titolo più adatto. Le mani sono la chiave di questo breve romanzo. Mani che parlano una vera e propria lingua e non danno forma solamente ad un linguaggio.
Parole. C'è chi come William dà una voce alle parole, e chi come Tina che dà loro una forma.

Il tema principale, ovvero quello della mancanza d'udito, viene affrontato, spiegato e superato dai protagonisti considerandolo non un ostacolo ma un elemento di unione e amore. William infatti si innamora di Tina principalmente per il modo in cui muove le mani per comunicare e soprattutto per la forza e lo spirito che mette all'interno dei suoi progetti per migliorare la vita di chi, come lei, ha avuto la sfortuna di nascere con un senso in meno.

L'unico elemento che mi ha un po' turbata, se così possiamo dire, sono stati i dialoghi troppo elaborati e surreali, composti principalmente da frasi fatte e a parer mio troppo profonde. Ammetto che, nonostante questo, ho apprezzato la consistente dose di romanticismo.
«Con Tina stava trovando il coraggio per distruggere le barriere di quella gabbia che aveva costruito attorno alla sua vita.»
Questa frase rappresenta il tormentato passato del protagonista maschile che viene, in un certo senso, messo da parte e superato grazie alla presenza di Tina. William e sua madre vengono abbandonati dal padre quando lui è ancora bambino e ciò lo porta poi ad essere molto vicino a Daniel, il figlio di Francesco, uno dei suoi migliori amici. Per scappare dagli incubi prodotti dalla notte, passa da un letto ad un altro con donne di cui in realtà poco gli importa, ma quando incontra Tina, così semplice e dolce, cambia radicalmente. Questa ragazza riesce a snodare i suoi grovigli interiori e a dare finalmente un equilibrio alla sua vita.

Angela Castiello ha messo alla prova la mia sensibilità e con questo romanzo è arrivata alla mia anima in un modo incredibile; è riuscita addirittura a farmi sentire in colpa per non aver riflettuto abbastanza sull'argomento prima della lettura di questo suo breve romanzo.
Solo perché nella nostra vita non riscontriamo problemi simili non vuol dire che non esistano o che non abbiano importanza.
Un albero che cade nella foresta, fa rumore anche se non c’è nessuno a sentirlo.

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